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le incantevoli Rondini
sono tornate dopo aver percorso migliaia di chilometri
con tappe che raggiungono i 200-300 km al giorno

è provato che meno del 30/40% delle rondini dell'anno precedente ritornano al nido.
Tante non hanno l'energia per raggiungere la meta;
alcune perdono la rotta, altre sono vinte dalle intemperie e dai forzati digiuni

Subito le notiamo per la caratteristica forma a V della coda che è formata da 12 penne "timoniere" che le fanno librare nell'aria con spettacolari acrobazie. Corpo aerodinamico: collo becco e zampe corti, ali molto lunghe e appuntite. Inconfondibili per i colori del piumaggio. Il nero si anima di riflessi blu metallici nella parte superiore del corpo mentre la fronte e la gola si tingono di rosso mattone, il petto e l'addome vantano un bel bianco crema.

La rondine appartiene all'ordine dei Passeriformi, in particolare alla famiglia degli Irundinidi. Il suo nome scientifico è Hirundo rustica, "rustica" per via della sua abitudine che la porta lontana dalle aree più urbanizzate.
Il nome Hirundo rustica le fu dato dall'Imperatore Federico II di Svevia, primo naturalista a scrivere un vero trattato di ornitologia.
Come la maggior parte dei Passeriformi, la rondine è monogama: forma una coppia che resta unita per tutto il tempo della covata, al massimo anche per la seconda covata di quell'anno, ma mai per l'intera vita. La femmina può deporre da 4 a 6 uova, di colore bianco con macchie scure, che si schiudono dopo circa 15-17 giorni. Entrambe i genitori provvedono a nutrire e difendere i propri piccoli. Ad ogni nuova stagione riproduttiva, l'arrivo ai luoghi di nidificazione è anticipato dai maschi, seguiti, dopo pochi giorni, dalle femmine. Gli adulti ritornano quasi sempre nello stesso luogo e nello stesso nido dell'anno prima, i giovani, invece, si stabiliscono a pochi chilometri.

La rondine costruisce il suo nido impastando con la saliva: fango, argilla e fibre vegetali poi, lo imbottisce con piume. Il nido ha una forma a coppa, con l'apertura rivolta verso l'alto. Lo si vede un po' ovunque; sotto le falde dei tetti delle case, nelle stalle, nelle soffitte, sotto i ponti. La rondine può essere facilmente osservata anche quando non è a caccia di insetti, la si nota appoggiata sui fili della corrente o sulle antenne. Solo il maschio canta, la femmina, lancia grida di allarme..............! La Hirundo rustica è presente in un'area geografica che comprende Europa, Asia e America settentrionale con l'eccezione della zona Artica. Non vive nelle parti settentrionali della Siberia, del Canada e dell'Alaska. La sua area riproduttiva si estende fino al 70° parallelo Nord, mentre il limite meridionale raggiunge il Nord Africa, l'Anatolia, il fiume Indo, il Karakorum e le montagne del Sud della Cina. In Nord America il limite meridionale è il Messico. Come la maggior parte degli uccelli è migratrice.

Nel nostro Paese la rondine giunge attorno a Marzo e riparte generalmente all'inizio dell'autunno, a conclusione della stagione riproduttiva. Nidifica su quasi tutto il territorio nelle zone pianeggianti, collinari e montane. Alla fine della stagione riproduttiva si dirige verso il Sud, affrontando un viaggio che, in alcuni casi, può durare anche tre mesi. Le rondini europee vanno in Africa, a sud del Sahara.

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